Lo sappiamo, il benessere psico-fisico comincia a tavola. Oggi, grazie ai progressi della scienza della nutrizione e grazie anche alla crescente
divulgazione scientifica, siamo sempre più consapevoli di un tempo del fatto che il funzionamento del nostro organismo molto dipende da quello che mangiamo.

Una regolare attività fisica e un’alimentazione corretta aiutano a ridurre fattori di rischio patologico come l’obesità, a combattere lo stress e a vivere più a lungo. E così anche gli italiani oggi prestano una maggiore attenzione agli aspetti salutistici del cibo, e a condurre uno stile di vita all’insegna del benessere. Gli adulti sopra i 40 anni di oggi, ad esempio, sono più propensi a condurre stili di vita sani e attivi e a consumare in prevalenza cibi di qualità, rispetto a venticinque anni fa.
Lo dimostra anche la ricerca Dagli anni ’90 ad oggi, come sono cambiati l’alimentazione e gli stili di vita degli Italiani? promossa, in occasione dei suoi primi 25 anni made in Italy, da Herbalife Nutrition. Il 41% degli intervistati dichiara di avere un’alimentazione equilibrata.
Un dato quest’ultimo molto significativo, se si pensa che venticinque anni fa era molto più basso: solo il 27%. Il 50%, poi, osserva una dieta bilanciata, il 40% conduce uno stile di vita sano mentre il 38% ricerca un’alimentazione più corretta. Insomma, anche nel nostro paese siamo
sempre più consapevoli di quello che mangiamo.

Alla regolare attività fisica abbiniamo una dieta equilibrata e sana anche nella scelta delle proteine, fondamentali per il nostro organismo. Oggi ad esempio sappiamo che assumere proteine vegetali è più vantaggioso per la salute del nostro organismo e anche per l’ambiente.
Come evidenzia anche un recente studio giapponese pubblicato dalla rivista americana Jama Internal Medicine, consumare più proteine vegetali previene il rischio di mortalità prematura. Lo studio è stato condotto su un campione di 70mila adulti lungo il corso di due decenni.
È così che i ricercatori hanno rilevato che chi consuma proteine vegetali in maggiore quantità rispetto a chi invece assume quasi esclusivamente carne rossa o trasformata, preferendo soprattutto legumi, noci e soia riduce del 13% il rischio di mortalità prematura e del 16% le probabilità per cause cardiovascolari. Anche perché gli alimenti vegetali insieme alle proteine contengono nutrienti benefici come minerali, vitamine antiossidanti e grassi sani. Valori che anche Herbalife ha scelto di condividere.

La multinazionale americana della nutrizione conta un’esperienza di 40 anni in tema di nutrizione e benessere ed è da sempre attenta all’evoluzione scientifica rispetto alla salute e alla scienza della nutrizione. Herbalife Nutrition ha creato la linea “Select”, dedicata alle proteine vegetali, all’interno della quale ha sviluppato il nuovo prodotto Tri Blend, il secondo della linea dopo il Pro20. Il Tri Blend è un preparato proteico per frullati ed è un mix di proteine di pisello, quinoa, riso e semi di lino biologici. Contiene Omega 3, Ferro, Fosforo e
Zinco. È in grado di fornire una miscela proteica completa.

A basso contenuto di zuccheri, il prodotto è al 100% vegano, contiene ingredienti naturali ebiologici, vitamina C e sette minerali chiave perfetti per coloro che cercano un’alimentazione equilibrata. Inoltre, essendo un concentrato in polvere, è adatto per gli sportivi, essendo in
grado di sostituire uno snack pre e post allenamento, contribuendo così a integrare l’apporto proteico di origine vegetale, fibre, vitamine e minerali.

 

Scegliere meglio quello che mangiamo significa anche prevenire patologie come l’obesità, un fenomeno sempre più diffuso anche in Italia dove, secondo gli ultimi dati dell’Istat, le persone obese sono circa 6 milioni, un italiano su dieci. È di questi giorni la mozione Pella, approvato all’unanimità dalla Camera dei Deputati, che riconosce l’obesità come malattia e chiede un piano nazionale di cura e prevenzione.

Integrare più alternative proteiche vegetali nella dieta, oltre a migliorare la salute e risparmiare milioni di vite, aiuta anche la sostenibilità ambientale. Recenti studi hanno infatti rilevato che limitando il consumo di carne, potrebbe ridurre drasticamente, di circa un quarto, le emissioni di gas serra. Un dato questo non trascurabile, se si pensa che entro il 2050 si prevede che arriverà a 10 miliardi la popolazione del pianeta.

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Articolo pubblicato il 10 Dicembre 2019 da La Repubblica